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Vicenza è situata nel centro del Veneto, ai piedi dei Colli Berici. È una delle città di arte più classiche del mondo, inserita nella lista dell'UNESCO come patrimonio dell'Umanità per i capolavori dell'architetto Andrea Palladio. Affascina per la nobiltà dei palazzi che espone nel suo centro storico; capolavori palladiani, palazzi gotici del '400, chiese dagli altari preziosi, in un armonioso insieme di proporzioni ed eleganza.

Una visita alla città può iniziare da Piazza Matteotti, sulla quale si affaccia maestoso l'elegante Palazzo Chiericati; capolavoro che Palladio inizia a costruire nel 1550, ha un portico passante e due logge al piano superiore che lo rendono mirabile ed unico; all'interno alcune stanze con splendidi affreschi. Adibito a Pinacoteca civica conserva una raccolta di pitture di artisti veneti a partire dal XIV secolo.

Sull'altro lato della strada, sull'area del vecchio castello di S. Pietro, nel febbraio del 1580 Palladio inizia la costruzione dell'ultima sua opera, il Teatro Olimpico. Dopo la sua morte, avvenuta nell'agosto dello stesso anno, sarà chiamato a completare il teatro un altro architetto vicentino, Vincenzo Scamozzi, che realizzerà le famose "prospettive", scena originale che ha contribuito a rendere il teatro celebre nel mondo.

Salendo corso Palladio, la via principale della città, sulla destra si erge il Tempio di S. Corona, costruito nel 1260. Ha la facciata gotica con bel rosone; all'interno due pregevoli opere pittoriche: nel ricco altare Garzadori la pala di Giovanni Bellini "Il battesimo di Cristo" (inizio '500) e la tela di Paolo Veronese "L'adorazione dei Magi" (1573). L'altare maggiore, doppio, con preziose policrome tarsie marmoree (1680). Il coro quattrocentesco perfettamente conservato ha gli stalli in legno intarsiato con vedute di Vicenza medioevale.

Sempre su Corso Palladio lo stupendo Palazzo Da Schio detta la "Ca' d'Oro", in stile gotico-veneziano, costruito nel '400. Aveva in origine la facciata completamente affrescata e impreziosita da capitelli, rosette e pennacchi dorati. In Contrada Porti, la via più bella di Vicenza, affiancate si presentano nella loro elegante bellezza, i prospetti di preziosi palazzi quattrocenteschi e palladiani.

Palazzo Thiene, ora sede della Banca Popolare Vicentina, fu costruito da Lorenzo da Bologna (1490 c.). La facciata incorniciata da bugne e lesene a punta di diamante era in origine tutta affrescata. L'interno è decorato con affreschi e stucchi.
Di fronte il maestoso Palazzo Barbaran-Porto di A. Palladio (1571) non eseguito esattamente come progettato dall'architetto, abbonda di decorazioni e bassorilievi; ha un magnifico atrio e la parte con logge del cortile è rimasta incompleta.

Questo palazzo sarà tra breve la sede del C.I.S.A. "Centro Internazionale di architettura A. Palladio" e del Museo palladiano.
Palazzo Trissino Sperotti pur nell'irregolare disposizione delle aperture è un piacevole esempio del gotico-veneziano imperante a Vicenza dal 1440 al 1480.

Sempre in Contà Porti, Palazzo Porto-Breganze con quadrifora ad archi rovesciati, unico esempio in terraferma di questo elemento lagunare. Il palazzo venne sopraelevato nel '700 lasciando visibili il primitivo cornicione e la merlatura (immurata nell'attico). Lo stipite del portale (rinascimentale) ha incisa la data di costruzione (1481).
Accanto sorge Palazzo Porto-Colleoni con un portale a sesto acuto e finestre tribolate incorniciate. Il giardino ha la scala esterna che conduce alla loggia sorretta da sottili, eleganti colonne con lo stemma dei nobili proprietari.

Segue il bianco Palazzo Porto-Festa opera che Palladio costruisce solo nella parte prospiciente la via. Prevedeva un altro corpo e un altro loggiato doppio attorno al cortile che non furono mai realizzati. All'interno affreschi di Gianbattista Tiepolo.
In Contrà del Monte l'alto Palazzo del Monte di Pietà costruito da Francesco Muttoni nel 1704.
In angolo con la piazza è il fianco sinistro della Loggia del Capitaniato. Ricca e movimentata facciata simile ad un arco di trionfo. Sull'architrave è inciso il nome dell'architetto: Andrea Palladio.
Nella Piazza dei Signori la Loggia del Capitaniato iniziata nel 1571, non fu mai completata per motivi economici. Qui Palladio usò il mattone a vista per le semicolonne giganti. Il salone del piano nobile è la sede del Consiglio Municipale.

Il lato sud della Piazza dei Signori è dominato dalla Basilica Palladiana, costruzione singolare assunta a simbolo di Vicenza. Solenne ed elegante, fu il primo grande lavoro pubblico di Palladio che nel 1549 inizia a costruire la loggia attorno al palazzo della Ragione (costruito nel 1449 da Domenico da Venezia). La cupola è a carena di nave rovesciata (rifatta dopo il bombardamento e l'incendio del 18 marzo 1945). Il grande salone viene usato per varie mostre.
In Contrà Pigafetta risalta nella sua bellezza la facciata di casa Pigafetta, esaltata da decorazione scultoree ed incorniciata da colonnine tortili policrome. Alla base formelle con rose e il motto della famiglia "Il n'est rose sans espine".

Girando a sinistra da Piazza delle Erbe, con la vecchia Torre del Tormento e l'Arco dei Zavattieri che la congiunge alla Basilica, si ritorna in Piazza dei Signori dove può concludersi il giro (di mezza giornata).
Prolungando la visita alla città altri palazzi e chiese meritano di essere visitati: la Cattedrale, Corso Fogazzaro con palazzo Valmarana-Braga del Palladio, la chiesa di S. Lorenzo (1280) dal bellissimo portale (1344), il corso, che conduce a Porta Castello, è una sequenza di palazzi prestigiosi: palazzo Trissino-Baston, palazzo Braschi, palazzo Zileri Dal Verme, palazzo Bonin-Longare, palazzo Piovini e l'incompleto palazzo Porto-Breganze.

Dopo il Torrione di Porta Castello i giardini Salvi invitano ad un momento di relax, seduti su una panchina ad ammirare le anitre che pigramente nuotano nella Seriola, dove si specchiano la palladiana Loggia Valmarana e quella seicentesca di Baldassare Longitena.

Attilia Immigrati Saterini



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