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SPAZIO ARTE VICENZA:
MOSTRA ANTOLOGICA DI ADRIANA MARCHETTO
ALLA CHIESA DEI SS. AMBROGIO E BELLINO
Sabato 30 ottobre 2004, alle 18, nella Chiesa dei Santi Ambrogio e Bellino si terrà l'inaugurazione della mostra antologica di pittura di Adriana Marchetto, in programma sino al 28 novembre (orario 15-19, da martedì a domenica; ingresso libero). La rassegna, curata da Sandro Stocco, è promossa dall'Assessorato alle Attività Culturali del Comune di Vicenza.
Nata a Vicenza nel 1936, la Marchetto ha frequentato corsi all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, all'Accademia di Salisburgo e a quella di Urbino. Dal 1958 è presente in molte rassegne e premi e numerose sono le sue mostre personali allestite nel territorio nazionale. Essenzialità e rigore contraddistinguono l'architettura espressiva e le scelte artistiche della Marchetto, la cui poetica trova nel concetto di segno, principio riassuntivo dell'esperienza visiva, matrice e ragione. Come osserva Resy Amaglio nella presentazione alla mostra, la pittura degli anni della giovinezza è stilisticamente rapportabile a certo realismo mentre, con il passare del tempo, il reale diventa poi essenza intima codificata in canoni astratti. Da motivazioni interiori molto precise e meditate nasce quindi una pittura in cui l'universo è riconducibile al segno, che distingue ciò che esiste da ciò che appare e guida all'intuizione della forma.
MOSTRA ANTOLOGICA DI ADRIANA MARCHETTO
ALLA CHIESA DEI SS. AMBROGIO E BELLINO
Sabato 30 ottobre 2004, alle 18, nella Chiesa dei Santi Ambrogio e Bellino si terrà l'inaugurazione della mostra antologica di pittura di Adriana Marchetto, in programma sino al 28 novembre (orario 15-19, da martedì a domenica; ingresso libero). La rassegna, curata da Sandro Stocco, è promossa dall'Assessorato alle Attività Culturali del Comune di Vicenza.
Nata a Vicenza nel 1936, la Marchetto ha frequentato corsi all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, all'Accademia di Salisburgo e a quella di Urbino. Dal 1958 è presente in molte rassegne e premi e numerose sono le sue mostre personali allestite nel territorio nazionale. Essenzialità e rigore contraddistinguono l'architettura espressiva e le scelte artistiche della Marchetto, la cui poetica trova nel concetto di segno, principio riassuntivo dell'esperienza visiva, matrice e ragione. Come osserva Resy Amaglio nella presentazione alla mostra, la pittura degli anni della giovinezza è stilisticamente rapportabile a certo realismo mentre, con il passare del tempo, il reale diventa poi essenza intima codificata in canoni astratti. Da motivazioni interiori molto precise e meditate nasce quindi una pittura in cui l'universo è riconducibile al segno, che distingue ciò che esiste da ciò che appare e guida all'intuizione della forma.
