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Remondini: il Gran Teatro del Mondo

05 febbraio 2006

La nuova esposizione “Remondini. Il Gran Teatro del Mondo” presenta al pubblico la consistente raccolta di stampe settecentesche dei Remondini dal 07 dicembre 2005 al 05 febbraio 2006 al Palazzo Thiene di Vicenza.

Ritorna puntuale l’atteso appuntamento di fine anno con la mostra “Capolavori che ritornano”, che la Banca Popolare di Vicenza promuove ed ospita nel palladiano Palazzo Thiene, sede storica dell’Istituto a Vicenza.

La nuova esposizione “Remondini. Il Gran Teatro del Mondo” presenta al pubblico la consistente raccolta di stampe settecentesche dei Remondini (circa 300 incisioni, di cui 50 facenti parte di un campionario legato, e oltre 100 vedute ottiche di città d’Italia e d’Europa), acquisita dall’Istituto di Credito berico in continuità con la propria politica culturale di recupero e tutela di beni culturali e opere d’arte del territorio.

La collezione, che al termine della mostra rimarrà in esposizione permanente a Palazzo Thiene, costituirà il più importante nucleo di grafica remondiniana visibile a Vicenza e andrà ad affiancarsi alle raccolte custodite nel Civico Museo di Bassano del Grappa.
Nell’ampio quadro dell’immagine calcografica del Sette-Ottocento europeo, la “casa editrice” Remondini di Bassano risalta, com’è noto, con la forza di una stella di prima grandezza.

Giovanni Antonio Remondini (Padova 1634-1711) verso il 1660 fondò la tipografia, che riuscì col tempo ad accentrare gran parte della produzione letteraria popolare, a cui aggiunse quella iconografica. Nel ‘700 possedeva 18 macchine tipografiche, 24 torchi per la stampa in rame e 2 per le carte a fiori, 4 cartiere e una fonderia di caratteri.
Soprattutto la sua produzione di immagini sacre detta “i santi dei Remondini”, era diffusa in tutta Europa compresa la Russia, e in America con didascalie in latino e italiano, francese, spagnolo, tedesco, slavo, greco, russo e così via, a seconda dei vari paesi in cui veniva diffusa.
Verso la metà del ‘700, nel periodo di massimo splendore, la tipografia bassanese aveva alle sue dipendenze più di 1000 “tesini”, ambulanti originari di Castel Tesino - TN, che giravano il mondo vendendo le sue immagini sacre, cavalleresche, le “quattro stagioni”, le carte da gioco, i soldatini da ritagliare, i ritratti, i calendari...

La Ditta Remondini rappresenta quindi nel Settecento la prima “industria di immagini”: un “fenomeno industriale”, come la definì Bertarelli, che ancor oggi, nell’epoca delle grandi società supernazionali, non può non destare ammirazione e rispetto, tanto più se si considera che era a conduzione famigliare.

L’esposizione integrale della raccolta, sarà un’occasione importante per la conoscenza del fenomeno Remondini e per confrontare le stampe remondianiane con le fonti iconografiche da cui esse traevano ispirazione.
In mostra saranno esposti infatti, in suggestivi accostamenti, dipinti, sculture, oggetti sacri, tessuti, porcellane, prestati per l’occasione dai principali musei italiani.

La mostra, che resterà aperta dal 7 dicembre 2005 fino al 5 febbraio 2006, è a cura di Fernando Rigon, mentre la schedatura delle incisioni è affidata a Giorgio Marini.

Ogni domenica pomeriggio del mese di gennaio e la prima del mese di febbraio 2006, quale iniziativa collaterale di introduzione alla mostra, la Banca Popolare organizza e ospita nel Salone Palladiano di Palazzo Thiene un ciclo di cinque conferenze ad ingresso libero:

8 gennaio 2006
La Collezione Remondini della Banca Popolare di Vicenza
"Le ragioni dell’acquisizione e gli obiettivi della mostra"
Fernando Rigon, curatore della mostra

15 gennaio 2006
"Remondini: un’industria di immagini del ‘700"
Giorgio Marini, Conservatore Museo di Castelvecchio Verona

22 gennaio 2006
"Remondini: dalla cultura aristocratica alla divulgazione"
Fabrizio Magani, direttore Soprintendenza per il Patrimonio
Storico artistico etnoantropologico per le province di Venezia, Padova, Belluno e Treviso

29 gennaio 2006
"Remondini: la devozione popolare dalla chiesa alla casa"
Chiara Rigoni, direttore Soprintendenza per il Patrimonio Storico artistico etnoantropologico per le province di Verona, Vicenza, Rovigo

5 febbraio 2006
"Le civiche raccolte bassanesi dei Remondini"
Giuliana Ericani, direttore Museo Civico Bassano del Grappa


Scheda della mostra
Vicenza – Palazzo Thiene
7 dicembre 2005 – 5 febbraio 2006

Inaugurazione per inviti
martedì 6 dicembre alle ore 18.00

Orario:
da martedì a venerdì dalle 15.00 alle 19.00
sabato e domenica dalle 10.00 alle 19.00
Lunedì chiuso
Ingresso libero

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