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Sulle tracce di Tex Willer

6 marzo - 2 maggio 2004

Mostra Basilica Palladiana, 6 marzo - 2 maggio 2004

Tex Willer

Sulle tracce di Tex Willer

Esiste un Tex del terzo millennio? E se esiste, quale immagine lo contraddistingue a cinquantasei anni dall'esordio in edicola?

Quanto è rimasto dell'impostazione che gli autori Giovanni Luigi Bonelli per i testi e Aurelio Galleppini per i disegni, seppero assegnargli nel lontano 1948, anno dell'esordio in edicola? A questa e ad altre domande, cerca di dare una risposta la mostra «Sulle tracce di Tex» che esordisce negli spazi del LAMeC nella Basilica Palladiana di Vicenza e che sarà successivamente presentata, in un tour programmato sino alla primavera del 2005, in altre tre città italiane.

L'esposizione ripercorre, attraverso una puntuale ricostruzione filologica, la grande avventura di Tex Willer, icona de fumetto del Novecento, simbolo e riferimento nell'immaginario collettivo di almeno tre generazioni. Fuorilegge e capo indiano, Ranger «raddrizzatone di torti» più attento però alla Giustizia che alle leggi - Tex è riuscito ad affascinare, cavalcando i tempi e le mode, un vastissimo pubblico di lettori (non solo giovani) per trasformarsi - assieme alla Casa Editrice che lo produce - da piccola e quasi improvvisata realtà artigianale, in una «macchina» supportata da uno staff creativo e tecnico degno di una grande impresa.

Tex «eroe vero», capace di tener saldo ancora oggi il mito western, fenomeno cinematografico dilagante negli anni Cinquanta ma in totale abbandono dopo la fortunata, e ultima, stagione del western all'italiana (1964-1978). Sogni, simboli e mito della frontiera, metafore della vita e dell' avventura che Tex interpreta con racconti da manuale, nati dalla fantasia e dall'estro creativo di Giovanni Luigi Bonelli (1908-2001), il papà di Tex, che lo ha condotto per mano per oltre quarant'anni.

La mostra - suddivisa in sezioni - offre la possibilità di rileggere, attraverso i molti materiali originali, tutto l'iter dell'avventura texiana. Dai creatori Bonelli e Galep - alla vicenda editoriale (ricostruita con la presentazione delle collane), complessa solo come può esserlo un piccolo fenomeno «in progress» a cui arrise, sin dagli anni Sessanta, un successo sempre crescente.

Sezioni specifiche sono dedicate ad Aurelio Galleppini (1917-1994), il creatore grafico, analizzato attraverso la mutazione del segno del «suo» Tex, disegnato senza soluzione di continuità per quasi cinquantanni e agli altri disegnatori che lo affiancarono: un gruppo di trenta professionisti (tanti sono gli autori grafici della collana ufficiale) che si sono cimentati negli anni con le avventure di «Aquila della notte». Un capitolo ulteriore analizza l'«Albo speciale», il Tex annuale, affidato da Sergio Bonelli ad artisti internazionali che per la prima volta sono chiamati, con il loro stile, ad interpretare le avventure del Ranger. Un brano affascinante (sono ormai 18 i disegnatori che lo hanno realizzato) che mostra come interventi specifici non alterino il fascino e il pathos narrativo dei nuovi episodi.

Con «Tex nel mondo», sezione dedicata alle edizioni internazionali, si ricostruisce il successo editoriale del fumetto bonelliano, esportato in oltre venti paesi e presente nelle edicole di mezzo mondo (dal Brasile alla Francia, dai paesi del Nord alla Spagna, dagli USA alla Turchia) fin dai primi anni Cinquanta.

Il nuovo Tex nasce dalla penna di Claudio Nizzi e di altri pochi selezionati autori, compreso Guido Nolitta - alias Sergio Bonelli - figlio di Giovanni Luigi e proprietario della Casa Editrice milanese. Oggi Tex,appare più che mai una realtà granitica, sceneggiato e disegnato con regole ferree e riproposto nei suoi episodi storici dalle ristampe organiche detle vecchie storie, apprezzatissime dai lettori. Una ricca e inedita sezione «Dal soggeto all'edicola» della mostra analizza proprio questo aspetto indagando in modo approfondito la nascita e lo sviluppo di una singola storia, mettendo in evidenza i ruoli di soggettista, autore dei testi e disegnatore, passando attraverso il lavoro redazionale e di controllo sino alla fase di stampa e alla distribuzione in edicola. Un approfondimento storico confronta i metodi di lavorazione del passato con i sistemi attuali. Conclude la mostra la sezione «Tex e il westem made in ltaly» - realizzata in collaborazione con il Canale di Cinema Studio Universal (SKY) - che propone un percorso video attraverso speciali, interviste, filmati e curiosità sul personaggio di Tex e sul mondo del cinema western prodotto in Italia nel periodo che va dal 1960 alla fine degli anni Settanta.

Oltre duecento i pezzi in mostra, con un centinaio di tavole originali, molte delle quali - a firma Galleppini - esposte per la prima volta, accompagnate dagli albi originali, veri e propri oggetti culto del collezionismo texiano, e da suggestive scenografie.

La mostra è corredata da un ricco catalogo a firma di prestigiosi autori che, «sulle tracce di Tex», traducono in commenti critici e analisi storiche le varie tematiche dell'esposizione.


Assessorato alle attività culturali di Vicenza
LAMeC - Basilica Palladiana
6 marzo - 2 maggio 2004
orario 10.30/13.00 e 15.00/19.00
lunedì chiuso
info: 0444 222122
biglietti 3.00 Euro, risotto 2 Euro
gruppi 1.00 Euro (min. 20 persone)


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