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RIPARTE IL “LABORATORIO DELLA MANUALITÀ”

UN LUOGO E UN IMPEGNO PER AIUTARE I RAGAZZI A RISCHIO - VALDAGNO

RIPARTE IL “LABORATORIO DELLA MANUALITÀ” Nel fenomeno che comunemente viene definito «bullismo» viene fatta rientrare tutta una serie di comportamenti devianti o aggressivi sempre più diffusi nelle fasce di giovani in età adolescenziale. Si tratta a volte di una vera emergenza sotto il profilo della pericolosità sociale, della sicurezza e del rischio di danni per la salute, quasi sempre associata a stili di vita disordinati e «disorientati» a causa di contesti familiari, etici e sociali disgregati o degradati.
Di fronte a queste preoccupanti manifestazioni la Scuola Media “Garbin” - con l’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Valdagno e l’Ulss n. 5 “Ovest Vicentino” - ha attivato da circa un anno un’iniziativa mirata a coinvolgere gli alunni «difficili» che male reagiscono alle regole della convivenza civile. Da soli o in piccoli gruppi, essi vengono guidati in percorsi di “responsabilità attiva” attraverso la valorizzazione di competenze e abilità di varia natura.
Il progetto denominato Laboratorio della Manualità, dopo il primo anno di positiva esperienza, riparte anche per il nuovo anno scolastico. Si tratta di un progetto in sinergia e collaborazione fra enti e istituzioni locali, in cui emerge con grande evidenza l’importanza concreta sempre più attuale del concetto di “rete”, tanto più in campi così complessi come quelli delle politiche scolastiche e sociali.
Presso l’ex Ospedale Civile sono stati messi a disposizione da Ulss 5 e Comune, dei locali adeguati e dotati di attrezzature per realizzare semplici lavorazioni di materiali quali il legno, elementi meccanici e altro. Sotto la guida di un’insegnante di materie tecnologiche, prof. Carmela Caruso, supportata da un collaboratore volontario qualificato, il laboratorio è stato utilizzato al mattino nel corso del II° quadrimestre scorso da sette ragazzi, che hanno concluso la loro positiva esperienza, al termine dell’anno scolastico, esibendo i manufatti prodotti in una mostra allestita nell’atrio della scuola.
In particolare, si è osservato che l’attività del laboratorio tecnico e manuale è riuscita a rendere partecipi e protagonisti i ragazzi nella progettazione e realizzazione di semplici manufatti - in legno o altro materiale – per lo più collegati al programma seguito dalla classe, consentendo così di non disgiungere tali attività manuali e pratiche dal contesto di apprendimento generale, da una parte, e di creare, dall’altra, momenti e occasioni di gratificazione sociale a vantaggio dell’autostima personale di questi ragazzi, ad esempio quando i lavori realizzati vengono presentati e illustrati dai ragazzi stessi alla classe di appartenenza.
In considerazione degli ottimi risultati raggiunti, il laboratorio è già stato avviato anche nell’anno in corso, frequentato in parte dagli stessi alunni e in parte da altri nuovi, con l’obiettivo di consolidare un’attività che ha mostrato di rispondere bene ai bisogni di prevenzione e di corretta gestione del disagio giovanile.

Prof. Giorgio Trivelli (Dirigente Scolastico)

Dr. Giancarlo Acerbi (Assessore Politiche Sociali Valdagno)

Dr.ssa Antonella Pinzauti (Direttore servizi sociali Ulss5)

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