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Cena di Note

giovedì 24 settembre a Villa Godi Malinverni - Lonedo di Lugo (Vicenza)

Cena di Note Il nord e la magia delle sue suggestioni, così come le evocava Edvard Grieg, uno dei massimi compositori dell’area scandinava. E gli umori inconfondibili del baccalà, il re incontrastato dei mari freddi di lassù.

Cena di Note dedica a queste atmosfere il penultimo appuntamento della rassegna, giovedì 24 settembre nelle sale della celeberrima Villa Godi Malinverni a Lonedo di Lugo (Vicenza), la prima villa veneta progettata da Andrea Palladio nel 1542.

Per l’Holberg Suite di Grieg è stata scelta un’ interprete d’eccezione: l’Orchestra Accademia di San Giorgio di Venezia, una delle migliori orchestre da camera italiane e internazionali. La direzione è al solito affidata ad Alessandro Tortato, noto direttore d'orchestra veneziano – nonché direttore artistico di Cena di Note- con alle spalle un percorso di studi al fianco di nomi insigni quali Kuhn, Maag, Gelmetti, Ahronovitch, Karabtchevsky e Panula.

I sapori del baccalà saranno invece orchestrati da Cosimo Bicchierri del Ristorante Torchio Antico di Villa Godi Malinverni insieme a due insigni rappresentanti dell’universo culinario che ruota intorno al mitico stockfish.:
Franco Favaretto, chef del ristorante Baccalà Divino a Mestre e Mario Baratto, chef del ristorante Da Remo, Vicenza, sono gli interpreti di due tradizioni diverse del baccalà, attorno a cui si sono consolidati due circoli di appassionati seguaci, la Dogale Confraternita del Baccalà Mantecato e la Venerabile Confraternita de Bacalà alla Vicentina.
Due culture, due ricette differenti, che muovono intorno alla stessa storia del leggendario pesce venuto dal nord: Piero Querini, patrizio e mercante veneziano naufraga nel 1432 al largo delle isole Lofoten. Portato in salvo nell’isola di Rost, nota che gli abitanti si nutrono di uno strano pesce, fresco o salato, oppure essiccato e battuto al pallido sole artico. Fa il carico di quel particolarissimo “ bastone” (stock – fish, in norvegese da cui “stoccafisso”) e rientra in una distratta e incurante Venezia, ricca di pesce fresco. Ma solo con le direttive del Concilio di Trento del 1563 lo stoccafisso viene rivalutato, perchè le leggi sanciscono l’obbligo di astinenza dalla carne per quasi 200 giorni e raccomandano il baccalà “piatto di magro” tutti i mercoledì e venerdì, insostituibile nei 40 giorni della quaresima.
Inizia così la storia della sua rivincita. Pienamente meritata come dimostreranno giovedì i nostri chef quando si misurerà anche con accostamenti da oltre il veneto confine: lo Speck di Sauris e una selezione di etichette proposte dalle "Le Donne del Vino" del Friuli, associazione costituita da Produttrici, Ristoratrici, Enotecarie, Sommelier e Giornaliste impegnate a promuovere la conoscenza del vino del loro territorio.


Tutti i dettagli dell’iniziativa su www.corriereveneto.it e www.papagenonline.it
La disponibilità dei posti è limitata, la prenotazione è obbligatoria.
Il costo è di 60 euro, vini inclusi.

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