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"GIO-CHI-AMO": IL GIOCO DEI BAMBINI DEL TERZO MONDO NELLE FOTO DI ANZOLA INCONTRA DA MARTEDÌ 14 APRILE LA MANUALITÀ DI «DIRE, FARE, PENSARE»

Le due esposizioni si possono visitare entrambe fino al 26 aprile prossimo nelle sale di contrà del Monte

GIO-CHI-AMO: IL GIOCO DEI BAMBINI DEL TERZO MOND Prosegue fino al 26 aprile a ViArt - la sede espositiva dell'Associazione Artigiani, in contrà del Monte a Vicenza - "Gio-chi-amo" mostra del fotografo Stefano Anzola dedicata alla creatività in materia di gioco dei bambini che vivono nei Paesi del terzo mondo: un viaggio per immagini, toccante e coinvolgente, in una realtà parallela a quella più nota dell'economia e della politica, ma che sa dimostrare senza parole come i bambini siano (e avrebbero il diritto di essere) sempre e solo bambini, a qualunque latitudine.
E ovunque giocare significa divertirsi ma anche conoscere la realtà, sviluppare la fantasia, socializzare con i compagni, imparare a rispettare le regole: in poche parole crescere e diventare adulti. In un mondo in cui ancora sono molti i luoghi nei quali i diritti dei bambini sono calpestati, l'opera di Anzola - sposata in pieno dall'Assartigiani vicentina - è così prima di tutto un invito a riflettere per gli adulti, ma anche per i bambini e i ragazzi, così abituati ai loro moderni giochi sofisticati che fanno però perdere il gusto per l'invenzione e la manualità. Valori, questi ultimi, che sono invece al centro dei laboratori didattici del progetto «Dire, Fare e Pensare», anch'essi portati avanti, con numerose scuole del capoluogo e della provincia, dall'organizzazione di categoria. I frutti dell'ultima edizione dell'iniziativa saranno ora visibili, dal 14 aprile, nella stessa sede di Viart, in un suggestivo intreccio con la mostra di Anzola; ed entrambe le esposizioni saranno aperte al pubblico fino al 26 aprile.
Promosso dall’Associazione Artigiani di Vicenza e giunto alla nona edizione, «Dire, Fare, Pensare» si rivolge agli insegnanti e agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado con l’obiettivo di rivalutare la figura dell’artigiano e recuperare il valore educativo del fare attraverso una serie di laboratori pratici e manuali. L’esposizione a ViArt nasce da una novità inserita nell’edizione di quest’anno, che prevedeva appunto la possibilità per le classi e le insegnanti che hanno aderito di vedere i propri lavori nella cornice del Centro Espositivo permanente dell’Artigianato Artistico Vicentino.
Dopo la prima fase in cui sono stati gli insegnanti a prender parte ai vari laboratori, i ragazzi - con il supporto di artigiani esperti - hanno realizzato prodotti che sono stati poi selezionati per l’esposizione a ViArt: produzioni in legno, realizzate con la guida di Andrea Dal Zotto, artigiano titolare di Omnia Legno a Marostica; oggetti realizzati con materiale di riciclo, inventati grazie alla fantasia di Elena Marconato; tavole dipinte e pannelli decorativi creati con l’accompagnamento di Fortuna Mariniello, affrescatrice e restauratrice; incisioni dal sapore palladiano realizzate grazie alla professionalità e dedizione di Giancarlo Busato del Laboratorio di Litografia in Contrà S. Lucia a Vicenza; opere di scultura realizzate con la pietra tenera di Vicenza nei laboratori dell’Istituto Comprensivo Val Liona, guidati dall’artigiano Gianfranco Tancredi; e ancora, pannelli realizzati con la carta, opera dell’unica scuola superiore aderente all’iniziativa, il Montagna di Vicenza, guidato dall’esperta artigiana Rosanna Frapporti, titolare de La Quinta Stagione di Vicenza.

Comunicato n. 76 del 9 aprile 2009

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