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Grisignano: gli assessori regionali elogiano l’Antica Fiera del Soco.

Grisignano: gli assessori regionali elogiano l’Ant Si è svolta questa mattina, presso l’Hotel Magnolia di Grisignano di Zocco, una conferenza stampa a cui sono intervenuti l’assessore regionale all’agricoltura Franco Manzato e l’assessore regionale al bilancio e agli enti locali Roberto Ciambetti. Tra i temi trattati, naturalmente, la presenza della Regione Veneto all’interno dell’Antica Fiera del Soco, in programma dal 10 al 16 settembre a Grisignano di Zocco.
Dopo il saluto del sindaco di Grisignano Renzo Lotto, che ha ricordato come l’Antica Fiera del Soco proceda nel solco della tradizione pur aprendosi alle novità, tecnologiche e relazionali, l’assessore Franco Manzato ha sottolineato alcune peculiarità della manifestazione: « E’ una vetrina molto importante per tutto il territorio e la scelta dell’amministrazione di riproporla come momento centrale dell’attività primaria del territorio non è soltanto una promessa mantenuta, ma è anche la conferma che in un mondo globalizzato le identità emergeranno. La Regione crede così tanto nel rilancio dell’agricoltura, che in tempo di crisi ha comunque perso 500 addetti - cifra contenuta se paragonata ad altri settori produttivi - da mettere prossimamente in atto tutta una serie di iniziative che vanno dal coordinamento delle fiere agricole fino al sostegno dei produttori attraverso la realizzazione e la valorizzazione dei progetti legati alla biodiversità. Continueremo ad avere un occhio di riguardo per questa Fiera proprio per il messaggio che rappresenta ».

Grande soddisfazione espressa anche dall’assessore Roberto Ciambetti, “vecchio amico” e frequentatore della Fiera, come lui stesso ha ricordato. « Il settore primario resta a mio avviso il cuore della Fiera, ma va dato atto ad essa e all’amministrazione di aver saputo ripercorrere strade antiche ed importantissime. Già lo scorso anno avevo notato con favore questa inversione di tendenza e lo stesso apprezzamento che ho sentito da parte di molti operatori sulla scelta di riproporre la fiera franca del bestiame conferma la volontà reale, e non solo a parole, da parte del sindaco Lotto e della sua amministrazione di tener fede a questo convincimento. Il “Soco”, grazie anche all’opera instancabile dei suoi volontari, è un momento importante per tutte le nostre aziende che di fatto, anno dopo anno e nonostante la crisi, vi partecipano con immutata convinzione ». Parole confermate anche dai fatti, anzi dalle cifre. « Contrariamente alle pessimistiche previsioni – spiega Lorenzo Dainese, presidente della A.M.G. Antica Fiera del Soco – la risposta che abbiamo ricevuto dalle ditte, molte delle quali provenienti anche da fuori regione, è stata importante. Abbiamo fin qui avuto un’adesione al di sopra delle più rosee aspettative, nonostante la crisi. La Fiera, dunque, si conferma una vetrina prestigiosa ed ancora apprezzata, anche grazie al lavoro svolto per farla conoscere al di fuori dei suoi naturali confini. Pensiamo, ad esempio, al gemellaggio con Chioggia e alla consolidata amicizia con la comunità americana che per la prima volta sarà presente con un proprio stand all’interno della Fiera ». Fiera che, anche in quest’edizione (più lunga di un giorno rispetto al passato) e ad una settimana dal suo inizio ufficiale non smette di lavorare per migliorarsi. « Proprio di queste ore – prosegue Dainese – l’accordo con un’associazione Onlus, la Navacho’s Farm, per permettere ai bambini e ai ragazzi disabili di poter vivere momenti importantissimi in sella a docilissimi cavalli. E’ una finestra sulla realtà esterna che vogliamo dare a queste persone proprio allo scopo di contribuire ad abbattere quelle barriere mentali che spesso, prima di quelle architettoniche, finiscono con il tenerli distanti dal resto della società ».

Chiusura affidata al sindaco Renzo Lotto e all’assessore alle attività produttive Nazzareno Carraro. « L’Antica Fiera del Soco, la più antica della nostra provincia, non è soltanto un momento di grande aggregazione sociale, commerciale ed economica, ma è anche un incontro vivace da una parte con la comunità vicentina e dall’altra con le istituzioni locali, provinciali e regionali storicamente vicine ad essa. Questa capacità di saper attrarre è conseguenza diretta della capacità di rinnovarsi nella tradizione come confermano non solo la fiera franca del bestiame, ma anche le novità e le presenze all’interno di Expogustibus, vera e propria rassegna del gusto, del sapore e della memoria. La stessa vicinanza dell’A.P.A. e della Coldiretti testimonia che l’obiettivo prefissatoci un anno fa è condiviso, di più sostenuto, anche dagli enti che hanno il settore primario al centro della propria attività ».

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