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Il Festival Biblico inaugua con Enzo Bianchi

L’ospitalità delle Scritture

Il Festival Biblico inaugua con Enzo Bianchi

 

Con una lectio magistralis di Enzo Bianchi, Priore della Comunità di Bose, giovedì 27 maggio prende il via la sesta edizione del Festival Biblico, l’ormai popolare manifestazione promossa da Diocesi di Vicenza e Società San Paolo, con la partecipazione del Progetto Culturale della Chiesa Cattolica e di Famiglia Cristiana e il sostegno delle Istituzioni locali (Regione del Veneto e Comune di Vicenza).

Ad ospitare l’incontro con Enzo Bianchi sarà, com’è ormai nella tradizione della giornata di apertura del Festival, la Chiesa Cattedrale.

Qui il Priore di Bose affronterà quello che è il tema del Festival 2010, ovvero “L’ospitalità”, argomento di indubbia attualità e che egli ha scelto di declinare ponendolo in diretto riferimento alle Scritture, Nuovo e Antico Testamento. “Ospitare è uscire dalla logica dell’inimicizia, è fare del potenziale nemico un ospite”, afferma Enzo Bianchi.


“Oggi, praticare l’ospitalità – continua il Priore di Bose anticipando una parte delle riflessioni che proporrà al Festival - nei modi in uso presso le popolazioni seminomadiche del Medioriente, di cui anche l’episodio di Abramo a Mamre è testimonianza, appare sempre più difficile: un’antica consuetudine, presente in tutte le culture come dovere sacro, si sta smarrendo soprattutto in quella che chiamiamo la civiltà «occidentale»…

L’altro, il vero altro, non è colui che scegliamo di invitare in casa nostra – forse anche con il retropensiero di essere poi a nostra volta invitati (cf. Lc 14,12-14) – bensì colui che emerge, non scelto, davanti a noi: è colui che giunge a noi portato semplicemente dall’accadere degli eventi e dalla trama intessuta dal nostro vivere, perché «l’ospitalità è crocevia di cammini». L’altro è colui che sta davanti a noi come una presenza che chiede di essere accolta nella sua irriducibile diversità; poco importa se appartiene a un’altra etnia, a un’altra fede, a un’altra cultura: è un essere umano, e questo deve bastare affinché noi lo accogliamo. In altre parole, perché dare ospitalità? Perché si è uomini, per divenire uomini, per umanizzare la propria umanità. Ciascuno di noi, in quanto venuto al mondo, è lui stesso infatti ospite dell’umano, di conseguenza l’ospitalità diviene un rispondere alla vocazione profonda dell’uomo, un realizzare la propria umanità accogliendo l’umanità dell’altro.


Il modo di concepire e vivere l’ospitalità è rivelativo del grado di civiltà di un popolo. Ospitare è uscire dalla logica dell’inimicizia, è fare del potenziale nemico un ospite. Dovremmo imparare a pensare il grado di civiltà in riferimento al livello dell’umanità e del rispetto dell’umanità dell’uomo, non solo in termini di tecnologia e di sviluppo”.

L’incontro con il Priore di Bose avrà inizio alle 21. L’ingresso è libero sino ad esaurimento dei posti.

Informazioni: www.festivalbiblico.it


 

 

Festival Biblico 2010: cinque i percorsi ideati dagli organizzatori per orientare la scelta del pubblico tra le decine di eventi in calendario, da quello teologico al cartellone di spettacolo, da quello su tematiche sociali alla programmazione per i più piccoli, fino ad un curioso itinerario tra arte, storia e natura. Ognuno con i suoi esclusivi protagonisti.

 

Ecco allora gli "Ospiti della Parola", con la lectio teologica d’apertura affidata anche quest’anno alla voce profonda di Enzo Bianchi, priore della Comunità di Bose; a seguire, la meditazione col teologo Federico Giuntoli, l’intervento di Anna Maffei, presidente UCEBI, "La notte della Parola" con fra’ MichaelDavide Semeraro e suor Daniela Musumeci, la lectio magistralis di Donatella Scaiola e quella di Carmine Di Sante, la danza liturgica di Roberta Arinci. E ancora, Giacomo Perego, Sebastiano Pinto, Lidia Maggi, Antonella Anghinoni e Earl Lavender, oltre a rappresentanti del mondo induista, islamico e buddista, capaci di esplorare le Scritture nei loro riflessi spirituali, estetici e intellettuali.

 

"Ospiti del Paese" sarà il percorso consacrato alla declinazione sociale, politica e attualizzata dell’accoglienza: dopo l’intervento in anteprima di Massimo Cacciari, saranno a Vicenza Giuseppe Frangi, direttore di "Vita" e l’economista Stefano Zamagni, che si confronteranno col sociologo Ilvo Diamanti. Oltre a loro, altri nomi di spicco come Dionigi Tettamanzi, Gad Lerner, Ernesto Olivero, Luigi Ciotti, Sergio Valzania e Giancarlo Zizola. Assieme ad una moltitudine di appuntamenti dedicati al quotidiano, con convegni che spazieranno dal valore delle relazioni, col work-shop "Libreria vivente" in cui le persone diverranno libri, alla condizione dei carcerati, col pranzo di condivisione dal provocatorio titolo "Avanzi di galera", all’ospitalità dei senzatetto in un incontro organizzato dal mensile "Scarp de’ tenis".

 

Dalla musica etnica di Filomeno Lopes & band a quella barocca del Bach per coro e orchestra di Michael Radulescu, dal recital in memoria di Alda Merini, già ospite del Festival Biblico, alle voci di attori come Erri de Luca, fino a quella cantata in tutto il mondo di Noa, con la sua band multietnica che chiuderà la manifestazione, passando per l’Orchestra Giovanile del Conservatorio dell’Aquila: questo ed altro promette "Ospiti in Scena", il percorso di spettacolo del Festival Biblico 2010, con nomi di richiamo, eventi in esclusiva e programmi originali.

 

Come ogni anno, non mancheranno poi giochi, fiabe, disegni e intrattenimento per i più piccoli: "Ospiti in Famiglia" sarà lo spazio d’incontro che permetterà di avvicinare alle Scritture anche gli under 14 ed i loro genitori. Cuore del programma il laboratorio all’aperto "Bab El", la "porta del cielo": una grande costruzione di "mattoni" di cartone, su cui ogni partecipante lascerà con pennelli e colori il suo messaggio sul tema dell’ospitalità. Oltre al concerto del Coro "Mariele Ventre" dell’Antoniano di Bologna, protagonista del Festival per il secondo anno consecutivo.

 

Ultimo sentiero esplorato dal Festival 2010, "Ospiti della Terra": ecco allora la conferenza dell’archeologo Emmanuel Anati su "L’Alleanza: Dio ospita il suo popolo" e quella dello storico Franco Cardini su "L’ospitalità: dalle Scritture ai pellegrinaggi"; la conferenza multimediale di Giovanni Ruggeri su "Le icone su vetro di Sibiel, Romania" e una conferenza sull’iconografia bizantina, oltre alla proposta che si rinnova di anno in anno con la lettura delle icone alle Gallerie di Palazzo Leoni Montanari. Tre mostre temporanee e le degustazioni dei "sapori dell’ospitalità" completeranno l’invito alle tavole dell’arte.

 

Oltre agli eventi citati, in programma diverse mostre temporanee: la prima, già in corso presso il Centro Culturale San Paolo di Vicenza, si intitola "Ospiti e custodi del Creato" ed è dedicata ai più piccoli con opere della collezione di Sarmede sulle fiabe africane. Nel territorio si segnala la Collettiva di artisti della Ceramica, grazie alla collaborazione tra il Museo di Nove e la Biblioteca La Vigna. Una collettiva di artisti d’arte sacra, la mostra "Gli ospitali vicentini" a cura della Biblioteca Bertoliana di Vicenza, l’esposizione "Prove di Futuro" dell’Associazione Migrantes, ed una Mostra didattica sull’anno liturgico arricchiranno l’offerta espositiva della manifestazione.

 

Anche quest’anno il Festival Biblico si realizza grazie ad una fitta rete di collaborazione da parte di enti pubblici (Comune di Vicenza e Regione del Veneto), associazioni culturali e imprese private che si affiancano con entusiasmo agli enti promotori (Diocesi di Vicenza e Società San Paolo, con la partecipazione del Progetto Culturale della Chiesa Cattolica e di Famiglia Cristiana), mettendo a disposizione idee e risorse che arricchiscono un progetto sempre più articolato e coinvolgente.

 

Il programma completo e tutti gli aggiornamenti sul festival sono disponibili e costantemente aggiornati sul sito www.festivalbiblico.it.

 


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