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Vicenza, alla Vigna il "concettuale" di Bianconi incontra gli spazi di Carlo Scarpa

Alla Biblioteca La Vigna dal 16 dicembre al 16 gennaio, con apertura dal mercoledì al sabato dalle 10 alle 16

Vicenza, alla Vigna il "concettuale" di Bianconi i Andrea Bianconi – sapere non sapere
Curatore: Oliver Orest Tschirky

Vicenza - Razionalità ed emozione, uniti in un gesto di felicità. La Fondazione Vignato per l’Arte, in collaborazione con la Biblioteca Internazionale La Vigna, porta a Vicenza “sapere non sapere”, il nuovo progetto artistico di Andrea Bianconi, emergente artista vicentino trasferitosi a New York e protagonista di numerose mostre personali e collettive in Europa e negli Stati Uniti.
“sapere non sapere” è un progetto che indaga il rapporto tra la conoscenza e l’emozione, appositamente pensato per lo spazio che lo ospita e che diventa così parte integrante dell’opera: l’antica Casa Gallo, restaurata negli anni Sessanta dall’architetto Carlo Scarpa all’interno del complesso edilizio di Palazzo Brusarosco Zaccaria, oggi sede della Biblioteca La Vigna.
L’installazione sarà inaugurata lunedì 14 dicembre alle ore 19 alla presenza dell’artista e del curatore del progetto, Oliver Tschirky, critico d’arte specializzato nell’arte contemporanea già vicedirettore di Art Basel e organizzatore capo di Art Basel Miami. Ad introdurre la serata saranno Costantino e Giuseppe Vignato della Fondazione Vignato per l’Arte. 
L’esposizione, che ha il patrocinio della Regione Veneto e del Ministero dei Beni Culturali, sarà visitabile dal 16 dicembre al 16 gennaio, con apertura dal mercoledì al sabato dalle 10 alle 16.00.


L'opera. Felice integrazione di razionalità ed emozioni
Con una sofisticata installazione il giovane emergente artista internazionale Andrea Bianconi celebra lo spazio che Carlo Scarpa ha dedicato alla Biblioteca Internazionale “la Vigna” di Vicenza.
Andrea Bianconi è stato invitato dalla Biblioteca Internazionale “La Vigna” e dalla Fondazione Vignato per l’Arte per realizzare una installazione nell’antica Casa Gallo nell’edificio della biblioteca. L’appartamento e il museo privato furono ristrutturati dal geniale e famoso architetto Carlo Scarpa negli anni Sessanta per il suo amico e avvocato Ettore Gallo.
Oggi, l’artista italiano Andrea Bianconi, che vive negli Stati Uniti da diversi anni, presenta una mostra concettuale all’interno di questo museo storico occupando le stanze, affollate di oggetti personali, disposte attorno al famoso e luminoso atrio centrale della casa.
Come dice Andrea Bianconi: ‘una libreria è un posto di conoscenza ma dimostra anche quanto non conosciamo. Perciò ha un significato esistenziale’.
Infatti questa opera vuole essere un omaggio all’esistenza e alle emozioni più profonde. Con le sue sculture iper-colorate e in stile barocco, i collage, i disegni e le foto, Andrea Bianconi crea una installazione specifica per questo sito espositivo. Sembra di essere in un viaggio a tutto tondo nel suo mondo fatto di riflessioni ed esperienze sui libri e le informazioni, la libertà della mente, e sua moglie Sonia, la persona più importante della sua vita: pile di libri rendono evidente la topografia della conoscenza, un buco nero abbassa le cognizioni, un tavolo parla dell’amore e un video ci fa ridere e ballare all’infinito.
Per dare adeguato sviluppo al concetto dell’evento, Andrea Bianconi ha invitato il curatore internazionale e critico d’arte Oliver Orest Tschirky. Insieme hanno dato vita ad un sistema per dare un'interpretazione artistica dei difficili temi della conoscenza, della consapevolezza e dell'adorazione, integrandoli assieme. E alla fine, poiché la conoscenza è razionalità e il sentimento è emozione, Bianconi compie il gesto impossibile di riunirli in un gesto di felicità.

L’artista Andrea Bianconi
Andrea Bianconi nasce ad Arzignano nel 1974. Studia Legge a Bologna e poi si scopre artista spiando i vicini di casa. Da quando si è trasferito a Milano nel 2004 e successivamente a New York nel 2008 ha tenuto molte mostre personali e collettive in Europa e Stati Uniti (tra le altre: Palazzo Reale, Milano; Furini Arte Contemporanea, Arezzo e Roma; GC.AC Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone; The Prague Contemporary Art Festival, Prague, Czech Republic; Vernon Projekt, Prague, Czech Republic; Barbara Davis Gallery, Houston, Texas, U.S.A).
Data la sua personalità inventiva e il suo linguaggio artistico unico, Bianconi è diventato una star dei media (Corriere della Sera, La Repubblica, La Stampa, Il Mondo, Il Sole 24 Ore, Flash Art, Mousse, Sky, Rai International, Architectural Digest, Elle Décor, Glamour, Arte, Vogue, Art Journal, Double Magazine, Exibart onpaper, Houston Chronicle). I suoi lavori sono presenti in molte collezioni private e pubbliche in tutto il mondo. Progetti futuri lo vedranno impegnato a Volta Show, New York; a Roma, a Praga, a Shangai.

Il curatore Oliver Orest Tschirky
Curatore indipendente e critico d’arte, Oliver Orest Tschirky ha un master in Relazioni internazionali all’Università di Gallen in Svizzera e un master in Storia dell’arte, filosofia e studi cinematografici all’Università di Berna. Ha ricoperto, tra gli altri, i ruoli di assistente curatore al Museum of Fine Art di Berna, curatore al Kunsthaus Langenthal, vicedirettore di Art Basel, direttore di galleria ad Artvera’s di Ginevra, e direttore dell’Accademia d’Arte di St. Gallen.
Come storico d’arte, ha una lunga e vasta esperienza con i musei e con gli spazi espositivi sperimentali e ha scritto cataloghi e pubblicazioni. Segue altresì l’organizzazione di progetti ed eventi culturali.
Tschirky è specializzato in arte moderna e contemporanea e adotta un approccio interdisciplinare, comunicando in inglese, tedesco, francese, spagnolo ed italiano. Il suo ultimo progetto è la mostra ufficiale sostenuta dalle Nazioni Unite in concomitanza con la Conferenza sui cambiamenti climatici tenutasi a Copenaghen nel 2009. In quella occasione ha lavorato con la Artport, di cui è co-direttore, che rappresenta un network che esplora le preoccupazioni e le opportunità per cambiare in modo positivo il destino globale del mondo.

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