Il primo appuntamento del Suono dell’Olimpico edizione 2011, in programma al Teatro Olimpico venerdì 29 aprile alle ore 21.00, vede protagonisti con l’Orchestra cittadina, il direttore di origine serba Robert Bokor, interprete di grande varietà stilistica e forte sostenitore della musica contemporanea e il pianista Nazzareno Carusi. Considerato uno dei pianisti italiani più affermati a livello internazionale Carusi ha spopolato su Facebook registrando oltre 40.000 fan, record assoluto per un interprete classico.

La rassegna - uno dei momenti più importanti della programmazione primaverile al Teatro Olimpico - è realizzata dall’Orchestra del Teatro Olimpico in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Vicenza, con il contributo di Regione del Veneto, MIBAC, Fondazione Cariverona, Fondazione Giuseppe Roi, Banca Popolare di Vicenza come sostenitori istituzionali, con il contributo di Vicenza Calcio, Estel, come main sponsor, Assicurazioni Generali, Ac Hotel Vicenza, Develon, Fitt Group, Igvi, Stimamiglio Impianti in qualità di partner e con Il Giornale di Vicenza, Corriere del Veneto e Classica-Sky 728 come media partner.

La programmazione del Suono dell’Olimpico 2011 propone un’offerta artistica distribuita in quattro serate che vedono sempre protagonista la formazione vicentina; filo conduttore della rassegna, una sorta di celebrazione delle parti e del tutto (degli archi, dei fiati, dell’Orchestra tutta, degli importanti anniversari dei musicisti), con interpretazioni che spaziano dalla tradizione mozartiana al ‘900, anche con autori meno noti, con incursioni nelle grandi improvvisazioni del jazz. Il programma di apertura venerdì 29 aprile alle ore 21.00 presenta musiche di Samuel Barber, Alceo Toni, Franz Liszt e Nino Rota, tutte nel repertorio per orchestra d’archi a cui il concerto è dedicato.

Samuel Barber portò a compimento una trascrizione per orchestra d’archi dell’Adagio dal suo Quartetto n. 1 nel 1938 e non poteva immaginare la notorietà che avrebbe raggiunto quella composizione. L’idea della trascrizione giunse da un suggerimento di Arturo Toscanini; l’autore ritornò sulla sua opera, approntandone un’ulteriore versione alternativa, solo nel 1967: l’incedere solenne e pensoso del tema principale, attraversato nel corso del brano da complessi artifici contrappuntistici, costruisce una lenta ed inesorabile tensione emotiva che rimanda al tardo Romanticismo.

Echi del passato si scoprono con facilità anche nella Parafrasi Settecentesca di Alceo Toni, compositore della prima metà del novecento e specializzato anche nel campo della critica e nella rivalutazione della tradizione musicale. Con la Malediction per pianoforte e orchestra d’archi di Franz Liszt ci si immerge invece nel Romanticismo più impetuoso; la composizione fu rinvenuta dopo la morte dell’autore; la parola che le dà il titolo, Malediction era vergata all’inizio della parte per pianoforte. Altre parole presenti nella partitura sembrarono suggerire l’esistenza di un programma letterario alla base del progetto.

Anche Nino Rota, compositore preferito da Federico Fellini, uno degli autori più versatili del novecento italiano, contribuisce a questa celebrazione degli archi del concerto di apertura. Alla sua produzione sarà dedicato inoltre il terzo degli appuntamenti del Suono dell’Olimpico, il concerto del 6 maggio, proprio con “Omaggio a Nino Rota”. Il musicista iniziò la sua carriera come bambino prodigio, in seguito fu compositore, pianista, direttore d’orchestra e musicologo.

È del 1965 il Concerto per archi, lavoro in quattro movimenti collegati tra loro da richiami tematici, composto dal Prelude, fondato sulla contrapposizione tra spunto inquieto e nostalgico e una connotazione più dinamica, lo Scherzo concepito sull’ambigua e propulsiva simultaneità tra scansioni ritmiche binarie e ternarie, l’Aria segnata dall’espressione melodica, e il Finale, con un Allegrissimo, chiaro esempio di scrittura virtuosistica, che richiede notevoli precisione e chiarezza sia agli esecutori che al direttore d’orchestra.

Gli altri appuntamenti del Suono dell’Olimpico: in programma martedì 3 maggio alle ore 21.00 l’Orchestra del Teatro Olimpico, diretta da Giancarlo De Lorenzo, con l’intero repertorio dedicato a Wolfgang Amadeus Mozart. Negli ultimi due concerti della rassegna si rinnova la collaborazione con il festival New Conversations-Vicenza Jazz: venerdì 6 maggio alle ore 21.00, ”Omaggio a Nino Rota”, e mercoledì 11 maggio, sempre alle ore 21.00, sarà la volta di un omaggio a George Gershwin, con la partecipazione della pianista jazz giapponese, Hiromi Uehara, considerata fra le più talentuose protagoniste della scena jazz americana.

Con l’Orchestra, diretta dal maestro De Lorenzo, eseguirà la “Rhapsody in Blue” e, nella seconda parte della serata, “I got Rhythm Variations” in recital solistico.
I concerti avranno tutti inizio alle ore 21.00. Sono aperte le prevendite alla biglietteria del Teatro Comunale (Viale Mazzini 39 - dal martedì al sabato dalle 15.30 alle 18.30; martedì, giovedì e sabato anche dalle 11 alle 13.30 – tel. 0444.324442), sul sito www.tcvi.it e agli sportelli della Banca Popolare di Vicenza.

Se non esauriti in prevendita saranno disponibili anche la sera dello spettacolo, al botteghino del Teatro Olimpico, a partire dalle ore 19.00.

Il prezzo dei biglietti per i concerti del 29 aprile e 3 maggio è di 16,00 euro (intero), 11,00 euro (ridotto over 60 e under 25) e 8,00 euro per gli enti convenzionati con l’Orchestra.

Per i concerti che rientrano nell’ambito del Festival Jazz, il 6 e 11 maggio, il prezzo dei biglietti è di 22,00 euro (intero) e 17,00 euro (ridotto over 60 e under 25). Il prezzo è comprensivo del diritto di prevendita.