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Incontro con l'Accademico Luigi Massignan

Giovedì 12 maggio, ore 17.30 – Odeo del Teatro Olimpico

Incontro con l'Accademico Luigi Massignan

“Indossavo un ‘completo’ di giacca e calzoni di foggia e colore diversi ma tendenti al grigio scuro. A sinistra in alto sulla giacca avevo cucita la mia carta di identità, cioè un triangolo rosso con il numero che era il mio nome, 115.609, e la sigla IT che indicava la nazionalità. Il triangolo rosso voleva dire: prigioniero politico”. La nuova identità venne assegnata a Luigi Massignan quando venne internato nel lager di Mauthausen, dove fu tenuto prigioniero nei primi mesi del 1945.

La pubblicazione in cui raccoglie i suoi ricordi di quel periodo è dedicata “Ai miei nipoti…”: molto schivo, quasi reticente a rievocare quelle vicende, Massignan è in realtà sempre stato convinto dell’importanza di tramandare la memoria alle giovani generazioni. Ecco il perché dei numerosi incontri, densi di emozione, svolti negli anni con gli alunni di varie scuole del Veneto. Luigi Massignan sarà festeggiato dall’Accademia Olimpica, di cui è socio dal 1982, giovedì 12 maggio, alle 17.30 nell’Odeo del Teatro Olimpico di Vicenza, nel corso nel tradizionale “Incontro con l’Accademico” dedicato ogni anno a un socio che abbia espresso in modo esemplare il valore della ricerca scientifica, della creazione artistica o dell’impegno sociale.

Nato a Montecchio Maggiore nel 1919, Luigi (Gino) Massignan nella giovinezza ha partecipato al cosiddetto “movimento cattolico”, rivestendo anche funzioni di dirigente. Attivo nella Resistenza, ha subito la deportazione nel campo di concentramento di Mauthausen. Dopo la liberazione si è laureato in medicina e nel 1948 si è specializzato in neurologia. Nel 1954 ha ottenuto la libera docenza in Clinica psichiatrica, che ha esercitato nell’Università di Padova.

È stato direttore dell’ospedale psichiatrico di Udine dal 1959 al 1971, e successivamente di quello di Padova fino al pensionamento. Nell’ambito della Regione Veneto è stato consulente per la psichiatria e le tossicodipendenze, responsabile del Centro per la tossicodipendenza, direttore sanitario della sezione di Padova della Unione italiana lotta alla distrofia muscolare.

Ha diretto la rivista “Psichiatria generale e dell’età evolutiva” ed ha pubblicato oltre sessanta saggi scientifici. Per la sua azione di medico e di studioso è stato nominato “Cittadino benemerito” della città di Padova (1999), “Padovano eccellente” (2004), commendatore della Repubblica (2006). All’incontro di giovedì, dopo il saluto del presidente dell’Accademia Olimpica Luigi Franco Bottio, interverranno l’accademico Giorgio Sala (“In un grande passaggio della storia”), l’accademico Mariano Nardello (“Il nonno ai nipoti”), e Gian Antonio Danieli, presidente dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti (“L’impegno sociale”).


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