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La Stagione Sinfonica al Comunale si chiude lunedì 7 marzo 2011, con un omaggio ad Antonio Fogazzaro

La Stagione Sinfonica al Comunale si chiude lunedì Importante appuntamento l’ultimo concerto della Stagione Sinfonica del Teatro Comunale di Vicenza: lunedì 7 marzo alle ore 20.30 sarà sul palcoscenico l’Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza, diretta da Giancarlo De Lorenzo, direttore artistico e principale dell’Orchestra cittadina. Il concerto del 7 marzo cade infatti nella giornata del centenario della morte di Antonio Fogazzaro e per questo viene dedicato all'autore di “Piccolo Mondo Antico”.

In mattinata, a Palazzo Trissino, il Sindaco Achille Variati aprirà ufficialmente l’anno fogazzariano, mentre in serata saranno parole e musica a ricordare il grande scrittore vicentino ai suoi concittadini. Antonio Fogazzaro coltivò infatti uno stretto rapporto con la musica; in molte sue opere la musica funge da filo conduttore o quantomeno da cornice, attraverso cui traspaiono i gusti musicali dello scrittore, fra cui certamente i nomi di Beethoven, Schubert e Mendelssohn.

E così, prima del Concerto di chiusura della Stagione del Comunale, l'attore vicentino Piergiorgio Piccoli leggerà un breve prologo di scritti fogazzariani su temi musicali. Il programma della serata continuerà con musiche di Beethoven - L’Ouverture Coriolano in do min. op.62 e la Sinfonia n. 1 in do magg. op.21 - e di Schubert, la Sinfonia n. 3 in re magg. D.200.

La Stagione Sinfonica che si chiude il 7 marzo è frutto della partnership tra la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza e l'Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza; è realizzata con il contributo di Regione del Veneto, MIBAC, Comune di Vicenza, Fondazione Cariverona come sostenitori istituzionali, con il contributo di Vicenza Calcio, Estel, come main sponsor, Ac Hotel Vicenza, Develon, Fitt Group, Igvi, Stimamiglio Impianti in qualità di partner e con Il Giornale di Vicenza, Corriere del Veneto e Classica-Sky 728 come media partner.

Tornando al programma: la prima parte della serata prevede l’Ouverture Coriolano di Ludwig van Beethoven, ispirata alla tragedia di Heinrich von Collin, concepita come brano musicale a sè stante e non come componimento di inizio dello spettacolo teatrale; non fu eseguita per la prima rappresentazione del dramma, ma certamente più tardi, nel dicembre del 1807, in forma privata nella residenza di un nobile austriaco. La pagina beethoveniana si impone per la stringata e intensa carica drammatica, che sfocia nel vigoroso accordo di tutta l'orchestra.

Segue la frase ascendente degli archi, ritmicamente inquieta e spezzata in una continua alternanza; il discorso si sviluppa in seguito con varietà di figurazioni ritmiche e la frase melodica che si affaccia alla fine, prima del ritorno al tema iniziale. L'atmosfera tesa e sanguigna si dissolve in un impercettibile pianissimo, con cui si conclude la possente Ouverture, che ha sempre incontrato il favore del pubblico e gode di moltissime interpretazioni da parte di musicologi di estrazioni culturali anche molto diverse.

A seguire, i movimenti della Sinfonia n. 1 Op. 21, di qualche anno antecedente all’Ouverture Coriolano, essendo stata eseguita per la prima volta nella primavera del 1800: un anno essenziale nella biografia beethoveniana, che segna l’affermarsi nel compositore di un primo stile maturo, utilizzato in composizioni di ampio respiro e di considerevole impegno. L’elemento che più caratterizza questa sinfonia è il terzo movimento, un breve e semplice scherzo basato sul materiale dei due precedenti; Beethoven lo intitola minuetto ma è un minuetto atipico.

Non è più un diversivo “leggero” nella cornice severa della sinfonia, diventa invece una danza mossa e scapigliata. Il finale si gioca su un’idea minima (una scala ascendente), costruita poco a poco nell’introduzione lenta, sino a sfociare in un’incessante rincorsa ricca di passaggi orchestrali virtuosistici. La seconda parte del Concerto si conclude con la Sinfonia n. 3 di Franz Schubert; l’esecuzione è aperta da un’introduzione moderata che ricorda, anche nel tipo di orchestrazione, alcuni tratti dello stile di Haydn.

Schubert, all’epoca diciottenne (siamo nel 1815) preferiva infatti essere fedele allo stile dei grandi maestri, aggiungendo di suo un’inarrestabile vena melodica che, in quello stesso anno, gli aveva consentito di affidare alla carta oltre centocinquanta Lieder, romanze per voce e pianoforte. L’Orchestra del Teatro Olimpico - diretta da Giancarlo De Lorenzo - proporrà dunque la grande tradizione sinfonica per la chiusura della Stagione al Comunale che coincide felicemente con l’importante ricorrenza per la cultura vicentina.

I biglietti per l’ultimo appuntamento della stagione, lunedì 7 marzo 2011, sono in vendita on-line, sul sito del Comunale www.tcvi.it; al botteghino del Teatro (viale Mazzini, 39) dal martedì al sabato dalle 15.30 alle 18.30; martedì, giovedì e sabato anche dalle 11 alle 13.30 e, se non esauriti in prevendita disponibili anche il giorno del concerto, a partire dalle 19.30. I biglietti sono inoltre acquistabili in tutti gli sportelli della Banca Popolare di Vicenza. Il loro prezzo è di 25 euro (intero), 20 euro (over 60), 12 euro (under 25). Per gli abbonati della stagione musicale, è disponibile il bus navetta di andata e ritorno al Teatro Comunale, con partenze da Schio (fermate a Thiene, Malo, Isola Vicentina) e da Valdagno (fermate a Cornedo, Arzignano, Montecchio Maggiore). Il servizio di trasporto è gratuito; per maggiori informazioni e per prenotazioni, telefonare allo 0444.326598 (Segreteria dell’Orchestra del Teatro Olimpico).

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