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Vicenza: Progetto Speciale Bach

Al Teatro Olimpico sabato 25 maggio

Vicenza: Progetto Speciale Bach

Prosegue e ormai volge al termine la rassegna di primavera dell’Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza: si tratta del Suono dell’Olimpico, giunta nel 2013 alla sua XXI edizione.

In programma, sabato 25 maggio alle ore 21.00, un’interessante progetto speciale che vede interprete con l’Orchestra il maestro, celebrato a livello internazionale per le sue interpretazioni di Bach, Andrea Bacchetti, nel ruolo di pianoforte solista e concertante, un omaggio a Florence Marzotto voluto proprio dal maestro Bacchetti e accolto con piacere dall’Orchestra, per ricordare l’indimenticabile signora della musica e delle arti, esempio illuminato di mecenatismo di grazia e intelligenza, presidente dell’Orchestra dal 1993 al 1996, scomparsa lo scorso anno.

Ancora un’occasione di forte carattere, dopo il felice esordio dedicato a Verdi e Wagner, con la OTO diretta da Andrea Battistoni e le incursioni classiche nel Festival Jazz con il Concerto del 15 maggio con Enrico Pieranunzi al pianoforte nella prima parte, Pedro Javier González alla chitarra nella seconda, e l’Orchestra del Teatro Olimpico diretta da Giuseppe Acquaviva,
Il terzo concerto del Suono dell’Olimpico, sabato 25 maggio alle ore 21.00, è il Progetto Speciale Bach che vede protagonista l’eclettico e talentuoso pianista Andrea Bacchetti che farà ascoltare al pubblico la sua personalissima ed affascinante lettura delle più belle pagine del repertorio bachiano. Si potranno ammirare la sua grande capacità virtuosistica e il profondo studio interpretativo profuso in brani di indiscussa bellezza.
Interessante inoltre vedere l’Orchestra del Teatro Olimpico impegnata sui capisaldi del corpus bachiano, dopo la recente esecuzione dei BWV 1054, 1055, 1058 e la registrazione, proprio con Andrea Bacchetti, solista e concertante.

Il programma prevede l’esecuzione di quattro concerti del corpus bachiano, il BWV 1055 in La Maggiore, il BWV 1054 in Re Maggiore e il BWV 1058 in Sol Minore, nella prima parte; si tratta di tre capisaldi dell’opera del grande compositore tedesco tratti da una raccolta di 13 Concerti per Clavicembalo, archi e basso continuo; dal ‘900 è diventata consuetudine la loro esecuzione con il pianoforte, strumento che trasmette un suono più “romantico” e corposo rispetto la clavicembalo. In queste composizioni Bach lavorò con estrema meticolosità alle parti solistiche, talmente raffinate da renderle uniche nel loro genere per costrutto musicale e originalità compositiva.

Il primo Concerto, il BWV 1055 in La Maggiore è sicuramente un lavoro maturo e molto elaborato; il secondo Concerto, il BWV 1054 in Re Maggiore, rappresenta una trascrizione molto fedele del Concerto per violino BWV 1042, abbassato di un tono per evitare un Mi5, nota che probabilmente mancava alla tastiera del clavicembalo usato da Bach.
L’ultimo Concerto della prima parte, il BWV 1058 in Sol Minore, è probabilmente il primo tentativo di Bach di scrivere un concerto completo per clavicembalo; sembra però che il maestro non fosse troppo soddisfatto di questo lavoro; la strumentazione è infatti meno equilibrata rispetto agli altri concerti, in quanto la fitta scrittura orchestrale rende meno comprensibile la parte del clavicembalo.

Nella seconda parte del Concerto sarà eseguito il celebre Concerto Brandeburghese n. 3 in Sol Maggiore BWV 1048. Tratto dall’omonima Raccolta è probabilmente uno dei Concerti più eseguiti e conosciuti nella storia della musica. Elemento caratterizzante della composizione l’equivalenza, in termini di importanza degli strumenti: non più episodi solistici alternati a momenti d'insieme, o un trattamento "concertante" di coppie di strumenti, ma blocchi orchestrali che annullano le differenze tra le parti. La stessa forma dell'opera è assolutamente originale: non più tre ma due movimenti, il secondo dei quali diviso in due parti come le arcaiche "sonate da chiesa".
Il Concerto è indubbiamente il più travolgente dei Brandeburghesi, con momenti di intenso lavorio ritmico ed elaborato tessuto contrappuntistico; tra le due parti del secondo movimento Bach ha collocato un "cadenza" frigia, ovvero un episodio privo di riferimenti tematici ed elementi formali, una specie di improvvisazione. E proprio questa cadenza diventerà nella forma concertistica pre-romantica e romantica, il momento solistico per eccellenza, una finestra virtuosistica affidata all'esecutore e sganciata dal resto del componimento, quasi sempre scritta dall'autore ma talvolta affidata all'improvvisazione del solista; nel caso del Concerto Brandeburghese n. 3, quasi una pausa d'attesa tra le due metà del movimento, in forma di adagio e liberamente improvvisata.

I biglietti per Il Suono dell’Olimpico 2013 sono in vendita alla biglietteria del Teatro Comunale di Vicenza (viale Mazzini 39, Vicenza, tel. 0444.324442  [email protected]) aperta dal martedì al sabato dalle 15.30 alle 18.30, martedì, mercoledì e giovedì anche il mattino dalle 10.30 alle 13.00), sul sito www.tcvi.it e agli sportelli della Banca Popolare di Vicenza. Se non esauriti in prevendita i biglietti saranno disponibili anche la sera dello spettacolo, al botteghino del Teatro Olimpico, a partire dalle ore 19.00.

Il prezzo dei biglietti per i concerti è di 20,00 euro (intero), 15,00 euro il ridotto over 60 e 12.00 euro il ridotto under 30 e ridotto disabili. Il prezzo è comprensivo del diritto di prevendita. Sono previste riduzioni per i disabili.


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