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Brunetta premia le buone pratiche della Provincia

Brunetta premia le buone pratiche della Provincia

 

Quattro menzioni e un riconoscimento: è questo il “bottino” che la Provincia di Vicenza si è accaparrata al concorso “Premiamo i risultati” promosso dal Ministro per la Pubblica amministrazione e l’innovazione Renato Brunetta.
Una iniziativa finalizzata ad incentivare progetti che migliorano le performance degli enti pubblici e che pertanto costituiscono esempi di buona amministrazione. Esattamente la strada che sta percorrendo la Provincia di Vicenza, che già si è attivata su più fronti per accelerare i procedimenti amministrativi, renderli meno farraginosi e adeguarli alle esigenze del cittadino-utente. Ultimo, in ordine di tempo, è il tavolo tecnico che il Presidente Attilio Schneck ha proposto al Presidente della Regione Veneto Luca Zaia per rivedere i procedimenti amministrativi regolati da legge regionale e su cui quindi si può intervenire in tempi rapidi, “dando peraltro seguito a quel concetto di federalismo –sottolinea Schneck- che chi ci ha votati si aspetta che applichiamo”.
Questi, nel dettaglio, i progetti vincitori (menzioni i primi 4, riconoscimento il quinto):
  1. Ufficio unico per la gestione contabile e amministrativa delle società partecipate della Provincia di Vicenza: si è accentrata in un’unica struttura tutta l’attività gestionale e contabile finora gestita autonomamente da ogni società (Ftv, Vi.abilità Spa, Vi.energia). Viene così garantito sulle società partecipate il medesimo controllo che viene esercitato sulle proprie attività, sottoposte a rigidi vincoli contro gli sprechi. Pur nel rispetto dell’autonomia delle società, si può intervenire preventivamente sulle scelte operative, in coerenza con i programmi dell’amministrazione e i propri piani di sviluppo.
  2. Informatizzazione dell’iter delle deliberazioni e delle determinazioni: contro lo spreco di carta, l’intero iter che contraddistingue i provvedimenti amministrativi è stato informatizzato. Così le “carte” sono diventate “file” che si spostano tra uffici in maniera telematica, con risparmio sui tempi e sui costi. Lo stesso progetto ha previsto anche un nuovo sistema di valutazione dei dipendenti che collega gli incentivi ad una comprovata realizzazione di progetti concordati tra organizzazioni sindacali e amministratori su input esterno delle categorie economiche. In questo modo da un lato i progetti portati avanti rispondono concretamente alle esigenze del territorio, dall’altro partecipando i dipendenti, attraverso i loro rappresentanti, al processo decisionale, si sviluppa un maggiore spirito di iniziativa e una maggiore collaborazione.
  3. Ufficio unico di avvocatura provinciale: è un servizio che la Provincia ha proposto agli enti locali minori, i quali non hanno in pianta organica un apposito ufficio legale. Tramite convenzione, i Comuni possono avvalersi di consulenza, assistenza in materia stragiudiziale e patrocinio negli eventuali giudizi.
  4. Miglioramento dei servizi erogati dal settore ambiente: progetto che ha previsto la revisione e l’aggiornamento dei procedimenti di autorizzazione ambientale, in modo da renderla più semplice e quindi più fruibile all’utente, accelerando i tempi di risposta. Ultima fase è la realizzazione di un tavolo tecnico di confronto con associazioni di categoria, consulenti, Comuni, cioè con i destinatari delle autorizzazioni ambientali, da cui pertanto si attendono suggerimenti per un servizio quanto più attento e puntuale.
  5. Piano di gestione associata dei servizi tecnici amministrativi: la Provincia, quale ente sovracomunale e di raccordo, ha istituito la Fondazione per gli Studi Amministrativi che ha come obiettivi da un lato la formazione del personale e degli amministratori, dall’altro la standardizzazione delle procedure amministrative. Per far ciò ha messo a disposizione il proprio personale, le professionalità e le attrezzature.
“Al di là degli attestati che Brunetta ci ha inviato –conclude Schneck- il nostro obiettivo è di sburocratizzare la Provincia, renderla più efficiente e più in linea con i tempi e le esigenze dei cittadini e delle imprese. Tanto meglio, poi, se i nostri progetti possono costituire esempio per altre pubbliche amministrazioni o se altri progetti possono per noi essere spunto per migliorare. Non basta, infatti, che un singolo ente sia virtuoso. Sono troppi i legami tra le istituzioni per pensare di poter percorrere la strada del cambiamento da soli. Per questo la vogliamo condividere con i Comuni e con la Regione.”

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