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Ex officine della Ghisa: il Comune di Montecchio Maggiore pronto a inserirle nel proprio patrimonio

Ex officine della Ghisa: il Comune di Montecchio M Le officine militari della Ghisa passeranno a breve nella disponibilità patrimoniale del Comune di Montecchio Maggiore. C’è solo da attendere il decreto del Presidente del Consiglio che, nel mese di novembre, ufficializzerà l’elenco già stilato dall’Agenzia del Demanio. A quel punto il Comune dovrà gestire un’area di quasi 121mila metri quadrati dove si trova il compendio militare appartenente alle “ex officine della Ghisa”, sezione staccata delle Officine Riparazioni Mezzi Corazzati dell’Esercito. “Non possiamo che dire grazie al federalismo demaniale e a chi l’ha voluto e sostenuto!” esclama soddisfatta il Sindaco Milena Cecchetto, che ha ricevuto la buona notizia direttamente dal senatore Paolo Franco, Vicepresidente della Commissione Bicamerale per l’attuazione del Federalismo Fiscale oltre che acceso sostenitore della “lista dei desiderata” stilata dai Sindaci vicentini.

“La nostra richiesta –spiega la Cecchetto- risale allo scorso giugno quando abbiamo scritto al Ministro per la Semplificazione Normativa Roberto Calderoli e al Senatore Paolo Franco sostenendo le buone ragioni per cui a nostro avviso il complesso della Ghisa doveva essere trasferito di proprietà dall’Agenzia del Demanio al Comune.” Le buone ragioni stanno innanzitutto nella valorizzazione di un’area che versa in stato d’abbandono. Un’area, peraltro, di ampiezza non indifferente, ben visibile per chi attraversa l’ovest vicentino. Non propriamente, quindi, un bel biglietto da visita per Montecchio Maggiore. Con le potenzialità, tuttavia, di diventarlo. Sul “come”, tuttavia, la discussione è aperta. “E’ prematuro dirlo –afferma il Sindaco- ciò che è certo è che, proprio per la vastità dell’area, sarà necessario concordarne il futuro utilizzo, magari rendendola un’opportunità per implementare i servizi socio-assistenziali del territorio.” Non lontano da quest’area, infatti, dovrebbe sorgere il nuovo ospedale unico Montecchio-Arzignano.

Le ex officine potrebbero essere destinate a servizio della struttura sanitaria, con evidenti benefici e vantaggi non solo per i montecchiani ma per tutti i cittadini del comprensorio di pertinenza dell’ospedale. Si pensi, ad esempio, ai servizi a supporto degli operatori o dei famigliari dei pazienti, ma anche alla logistica dell’ospedale, alle esigenze tecniche, amministrative, direzionali. “Sarà una decisione condivisa e ragionata –conclude la Cecchetto- ciò che è certo è che dobbiamo ringraziare il senatore Paolo Franco, il Ministro Calderoli e tutti i sostenitori del federalismo demaniale, nella logica di una politica che finalmente supera il modello di gestione centralizzato e si avvicina al cittadino, affidando ai Comuni, ossia a chi opera a diretto contatto con il territorio e quindi meglio lo conosce, la sua gestione e la sua valorizzazione.”

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