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La manovra economica? La Provincia l’ha già applicata


La manovra economica? Arriva tardi. Se non altro per quelle realtà amministrative, come la Provincia di Vicenza, che con senso di responsabilità hanno intrapreso da tempo un percorso virtuoso di razionalizzazione di ogni tipo di risorsa a disposizione. Questi enti, grazie al contenimento della spesa corrente, hanno potuto sviluppare gli investimenti e tenere alto lo standard di spesa dei servizi essenziali.
“Se vogliamo fronteggiare la crisi -afferma il Presidente Attilio Schneck- dobbiamo sacrificarci tutti, pubblico e privato, ma è naturale che le restrizioni per gli enti pubblici siano maggiori. Perché si tratta di soldi della comunità, innanzitutto, quindi è necessario gestirli al meglio, e perché storicamente la grande disponibilità economica ha radicato sistemi amministrativi che solo una legislazione mirata sul contenimento della spesa può scalfire. La contropartita che pretendiamo a fronte dei sacrifici, però, è il federalismo. Ogni Ente deve essere messo nelle condizioni di spendere solo ciò di cui dispone. Altrimenti a pagare sono sempre i soliti.”

Avanti tutta, allora, con un nuovo modo di fare politica e di gestire la cosa pubblica italiana. Per gli enti che avessero difficoltà a tradurre in azione concreta i dettami del Governo, la Provincia di Vicenza si propone come “esempio di buone pratiche” ed è pronta a dimostrarlo mettendo a confronto la manovra economica con la propria azione di governo degli ultimi anni.

PERSONALE DIPENDENTE
La manovra impone il blocco del turn-over, il blocco degli stipendi e il blocco delle progressioni automatiche. La Provincia ha bloccato il turn-over (assunzioni a fronte di pensionamenti o mobilità volontarie) già da qualche anno. Nel 2007 i dipendenti erano 486, ora sono 427 (-12%) e non ci sono precari. I dirigenti nel 2007 erano 14, ora sono 10 (-29%). La media italiana è di un capo ogni 13 sottoposti, con punte, in Sicilia, di un capo ogni 5 sottoposti: in Provincia è di uno ogni 42. Il risparmio sulle spese per il personale si calcola in circa 1milione di euro all’anno.

AUTO BLU
La manovra impone la riduzione delle auto blu, attualmente calcolate in circa 630mila unità a livello nazionale. La Provincia aveva nel 2007 tre auto blu e altrettanti autisti. Oggi conta un’auto e un autista.

FORMAZIONE DEL PERSONALE
La manovra chiede di ridurre del 50% le spese destinate alla formazione del personale.
La Provincia già da qualche anno organizza la formazione dei propri dipendenti mettendo a disposizione dirigenti o tecnici interni. Ha anche istituito una apposita Fondazione che, naturalmente a costo zero, organizza la formazione del personale e promuove corsi di aggiornamento e di formazione presso gli enti locali minori.

SOCIETÀ PARTECIPATE
La manovra impone il taglio dei Consigli di Amministrazione delle partecipate e il taglio dei compensi ai consiglieri di amministrazione. La Provincia ha usato la mannaia, cancellando per intero i Cda di Ftv, Vi.Abilità e Vi.Energia, oggi guidate da un amministratore unico. Il risparmio ammonta a circa 80mila euro annui.
Per quanto riguarda Ftv, la scelta di nominare un amministratore unico ha portato anche all’eliminazione del direttore generale e del ragioniere capo, per un risparmio che ammonta a 400mila euro l’anno.

UFFICI UNICI
La manovra impone l’obbligatorietà per gli enti di piccole dimensioni alla gestione in forma associata delle funzioni fondamentali. La Provincia gestisce con unico ufficio la contabilità propria e delle proprie società partecipate. Oltre ad un contenimento dei costi, la scelta permette anche un controllo più stretto sul bilancio e sulla gestione delle spese da parte di società che, non essendo sottoposte ai vincoli degli enti pubblici, possono permettersi maggiore libertà.
Anche la decisione di accorpare gli uffici progettazioni lavori pubblici di Provincia e Vi.Abilità è legata al contenimento dei costi, oltre che all’efficienza del servizio.
E’ recente l’istituzione da parte della Provincia di una stazione di committenza che ha come obiettivo di effettuare acquisti per più enti, in maniera da abbattere i costi.
Un discorso a parte merita l’Avvocatura Unica, ufficio legale che la Provincia ha messo a disposizione dei Comuni. Sono 41 i Comuni aderenti, che si avvalgono di pareri e assistenza giudiziale e stragiudiziale. Si calcola verosimilmente un risparmio per i Comuni di oltre 150mila euro. Una cifra ben maggiore sta invece risparmiando la Provincia che dal 2005 si avvale in toto della propria Avvocatura senza ricorrere ad avvocati esterni.

RIDUZIONE DEL DEBITO
La manovra detta misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria. La riduzione del debito di ogni singolo ente è condizione necessaria per la riduzione del debito pubblico nazionale.
La Provincia ha da qualche tempo iniziato un percorso atto a ridurre il debito dell’ente. Ultima operazione, in ordine di tempo, è la destinazione di 14,5 milioni di euro dell’avanzo di amministrazione 2009 per la riduzione dei mutui. Questo permetterà non solo di creare significativi risparmi di spesa per minori oneri di interessi passivi e quota capitale (700mila euro già dal 2010), ma anche di recuperare 2 milioni di euro all’anno da destinare alla spesa corrente.
A proposito di debiti, la Provincia ha sempre pagato le aziende che operavano per l’ente, garantendo così al territorio, per quanto di competenza, una liquidità certa in un periodo di crisi.

CONTENIMENTO DELLA SPESA
La manovra detta specifici interventi per razionalizzare e realizzare risparmi di spesa delle amministrazioni pubbliche. La Provincia, oltre che avere già intrapreso questo percorso da qualche anno, ha messo in atto ulteriori azioni di contenimento della spesa, in particolare: aveva ne. 2007 tre auto blu e altrettanti autisti. Oggi conta un’auto e un autista.

  • è stato informatizzato l’iter dei procedimenti, per ridurre i tempi e contenere, se non azzerare, l’uso della carta.
  • è in corso il censimento delle attrezzature informatiche, per creare condivisione della strumentazione ed evitare acquisti plurimi ove possibile


RISULTATI DELLA MANOVRA PROVINCIALE: PIÙ SOLDI AI SERVIZI ESSENZIALI
La manovra della Provincia ha già dato risultati importanti.
La razionalizzazione della spesa ha permesso infatti di avere maggiore disponibilità da destinare alle funzioni essenziali dell’ente: scuola e diritto allo studio (40.061.026 euro) assistenza sociale (1.977.103,11 euro), lavoro (5.859.618,10 euro), ambiente e beni ambientali (4.790.975 euro), protezione civile e sicurezza (1.129.800 euro), trasporti (18.106.116 euro), cave (441.700 euro).
Oltre 72 milioni di euro da spendere a Vicenza per i vicentini.
Garantendo non solo la gestione ordinaria, ma potendo investire su progetti di valorizzazione del territorio e, tenuto conto delle crisi economica, facilitando le famiglie con riduzione sui costi di servizi fondamentali. Si pensi ai 6 milioni di euro per il trasporto scolastico, ai 625mila euro per rafforzare la sicurezza locale, ai 585mila euro per la formazione e l’aggiornamento professionale
Frutto di una politica seria e responsabile. Ma frutto anche di rinunce laddove altri enti, in altre parti d’Italia, non hanno saputo fare altrettanto. “Il federalismo –conclude Schneck- stimola un maggiore impegno nella gestione dell’ente che si è chiamati a guidare. Per questo sono convinto che porterà i maggiori risultati positivi proprio negli enti meno virtuosi. Per quanto ci riguarda, invece, chiediamo solo di poter godere dei nostri sacrifici. Penso che sia giusto oltre che doveroso.”


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