Home
Mappa del sito
Seguici su
Riparte il progetto Pedibus, l’autobus con i piedi, iniziativa promossa dal Comune di Valdagno in collaborazione con la scuola elementare di Novale e la scuola materna Don Minzoni. Per questo autunno saranno circa 200 i bambini che sceglieranno di andare a scuola a piedi, in compagnia degli amici e dei volontari che rendono possibile il progetto. Lunedì 4 ottobre, l’iniziativa ha preso il via a Novale, coinvolgendo gli studenti della scuola elementare. Alla scuola materna Don Minzoni, invece, il pedibus partirà il prossimo lunedì 11 ottobre. Bambini e bambine si ritroveranno ogni mattina alla fermata più vicina a casa e raggiungeranno la scuola con compagni e amici nel pieno rispetto dell’ambiente. L’edizione autunnale del Pedibus darà inoltre il proprio contributo all’Associazione Italiana Sclerosi Multipla che nel prossimo fine settimana sarà nelle piazze italiane con le mele dell’AISM. Il Comune di Valdagno ha deciso di acquistare queste mele che verranno distribuite ai partecipanti del Pedibus durante la merenda.
Il progetto Pedibus intende abituare anche i più piccoli a muoversi a piedi, in tutta sicurezza e autonomia diminuendo così il traffico e l’inquinamento. Percorrere la strada casa–scuola in compagnia può essere poi un ottimo modo di socializzare, ma anche per imparare a riconoscere la segnaletica stradale, i pericoli ed i comportamenti da tenersi per la strada. “L’iniziativa continua a riscuotere l’interesse di insegnanti, bambini e famiglie – commenta l’assessore all’ambiente Michele Vencato – e ci permettere di trasmettere anche ai più piccini importanti insegnamenti sul rispetto dell’ambiente.
Ci sembrava inoltre utile proseguire sulla scia della “merenda bio” e della frutta a scuola, già sperimentata la scorsa primavera e aggiungere un messaggio di solidarietà. Ecco allora che nei prossimi giorni i bambini riceveranno a merenda le mele dell’AISM, l’associazione che da anni raccoglie fondi per combattere la sclerosi multipla. In questo modo potremo dare anche un importante contributo alla ricerca, oltre a mangiare cibi genuini e naturali.”
