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LA TRADIZIONE DEL CAPPONE

Rivisitata in un prontocuoci dal gruppo Confcommercio Le Macellerie del Gusto. Nei negozi dal 17 dicembre per tre week-end

LA TRADIZIONE DEL CAPPONE Nelle Macellerie del Gusto entra la tradizione. Per le prossime Festività, infatti, il gruppo dei 28 punti vendita associati alla Confcommercio e riuniti sotto un marchio che garantisce il rispetto di elevati standard qualitativi, propone il “Cappone alle castagne”. Dal 17 dicembre e per tre week-end (dal giovedì) le Macellerie del Gusto deliziano dunque i vicentini con questo piatto tradizionale rivisitato da Denis Deganello, con macelleria a Schio in via Battaglione Val Leogra 81. L’obiettivo del gruppo, infatti, è quello di studiare dei pronto cuoci che uniscano il piacere del palato alla facilità della preparazione. E anche questa volta le Macellerie del Gusto hanno fatto centro. “Per questo piatto abbiamo studiato un ripieno fatto con un impasto di vitello, tacchino, mortadella, castagne intere, grana a cui abbiamo anche aggiunto un po’ di ricotta, per renderlo particolarmente morbido e delicato – spiega Denis Deganello -. Questo piccolo polpettone è stato poi avvolto nel lardo di colonnata e inserito nel cappone, guarnito a suo volta con delle fette di pancetta e spezie”. Chi sceglie di acquistare il cappone alle castagne delle Macellerie del Gusto non deve far altro che metterlo in forno in una teglia con olio, rosmarino e salvia. “Prima lo si rosola per 15-20 minuti a 200 gradi aggiungendoci un po’ di vino bianco secco, sale e pepe – dice Denis Deganello – poi si abbassa il forno a 160 gradi e si prosegue la cottura per un’ora e mezza, massimo due, bagnando di tanto in tanto il preparato con del brodo caldo”. A metà cottura si possono aggiungere nella teglia delle castagne intere spellate per guarnire il tutto.

“Per la buona riuscita del piatto - consiglia Denis Deganello – è meglio cuocerlo il giorno prima. Al taglio le fette rimarranno intere e potranno così essere facilmente riscaldate nel sugo creatosi durante la cottura”. E per il contorno? Con le patate al forno non si sbaglia mai, ma un’ottima alternativa sono anche i fondi di carciofi in tegame. Per il vino, invece, il sommelier consiglia uno spumante “Metodo Classico” Le Macine.



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