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Sirolo, la perla del Conero

Colline costellate di campi di olivi, vigneti e frumento e un mare tanto cristallino quanto pescoso

Sirolo, la perla del Conero

La riviera del Conero offre paesaggi spettacolari e località poco conosciute e, proprio per questo, ancora più preziose: è il caso, per esempio, di Sirolo, paesino medievale molto caratteristico collocato esattamente tra le acque azzurre del Mare Adriatico e la natura verdeggiante del monte anconetano. Un vero e proprio gioiello, che non a caso è bandiera blu d'Europa, che propone grotte, rupi scoscese e spiagge selvagge, ma anche rocce bianche rivestite, come da un sarto, da pinete rigogliose da cui si può ammirare il mare. Insomma, una località perfetta per tutti coloro che vogliono godere della possibilità di apprezzare da vicino e di toccare con mano una natura pressoché incontaminata.

Tra colline costellate di campi di olivi, vigneti e frumento e un mare tanto cristallino quanto pescoso, Sirolo regala a tutti i suoi visitatori la freschezza del vento e la luce del sole. Dalla terrazza della piazzetta del paese si può notare un paesaggio dominato dalla pietra, con un panorama visibile fino a Porto Recanati. Il suo territorio, abitato sin dai tempi più antichi, ha ospitato nel primo millennio avanti Cristo la civiltà picena, di cui si ha testimonianza ancora oggi grazie ai reperti presenti nell'area archeologica denominata "I Pini", alla quale ha fatto seguito la dominazione romana. Nel VI secolo dopo Cristo, invece, qui è giunto il condottiero Sirio, da cui in seguito la località ha preso il nome, che con Belisario è riuscito a sconfiggere i Goti. E in effetti la zona è sempre stata teatro di scorribande e di scontri, anche sanguinosi, come è accaduto in epoca medievale, quando, per difendersi dalle incursioni d ei pirati e dagli assalti dei barbari, Sirolo si è trasformata in una rocca fortificata, con torri e vicoli e un impianto viario a graticcio.

Oggi gli abitanti di questo gioiello marchigiano sono poco più di 3mila, e tramandano generazione dopo generazione tutte le tradizioni e tutti i costumi della cultura locale, cercando di preservare i valori naturali e la storia di un territorio anche con iniziative culturali. Il teatro all'aperto Alle Cave e l'altro teatro, il Cortesi, sono due esempi del tentativo di far conoscere Sirolo al di là dei confini delle Marche. Per i turisti, in ogni caso, sono tanti i motivi di interesse: al di là delle prelibatezze a base di branzino, pesce simbolo del paese, anche le numerose ville private, così come la chiesa del Rosario e la chiesa di San Nicolò, meta ogni anno di studiosi e appassionati di architettura religiosa e arte.

Se si ha in mente di visitare Sirolo, può essere utile trovare un alloggio in cui soggiornare in una delle località vicine. Tra le tante proposte a disposizione, una delle più interessanti è il Castello di Monterado, edificio antico che - come si può leggere su castellodimonterado.it - non solo propone stanze eleganti e di classe, ma permette anche di godersi lunghe e intense passeggiate sotto gli alberi del giardino che lo circonda. Sarebbe un peccato non approfittarne.


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