Informazioni - Cultura - Turismo nella Provincia di Vicenza
Livello del fiume Bacchiglione
e previsioni meteo di Vicenza
Nel silenzio dei cocuzzoli lussureggianti
Da Marostica a Breganze e a Salcedo attraverso campi di mais e vigneti
Enogastronomia Buona questa tavola che prende dalla verde montagna mais, castagne, frutti dei sottobosco, e dalla pianura mele, pere, pesche e ciliegie; a tavola risi e bisi come nella buona tradizione, risotto con gli asparagi, quaglie allo spiedo, lumache in tegame, piccioni torresani allo spiedo, cappone alla canevera. Dolci: amaretti, ciliegie sotto spirito, uvetta, crostoli, fugazza. Vini: Riesling, Vino dei Colli Berici, Gambellara. Meccanico Donadello Sport, Campo Marzio, 11 - Marostica, Tel. 0424/780291. Arie e storia Marostica è legata alla famosa partita a scacchi, la più originale dei mondo in quanto si svolge con pedine viventi, che si gioca nella sua piazza, tutti gli anni a settembre, sotto la potente muraglia dei castello. Ma è forse altrettanto interessante se la si coglie come un elemento, e lo ha fatto questo itinerario, di una costa che di fresco, di vivace ha tutto, e che, partendo da Gorizia, si estende, fino a Bardolino. Sarebbe anche interessante, pittoricamente e scenograficamente, cogliere le differenze dei verdi nelle tele degli artisti che lavorarono in questa regione, dalle arti di Tiepolo ai boschi del Veronese, alle acque del Canaletto, ecc. Riviverne le tonalità mentre si pedala lentamente e con la possibilità quindi di osservare è certamente una leccornia culturale che questi tempi frenetici non prevedevano. Marostica parte dalla pianura che arriva lì a Vicenza e sale sul Colle Pansolino dove si trova il Castello Superiore, molto bello e a cui si può accedere in bicicletta anche qui si trovarono resti paleoveneti e si parla di un castello dei 753 che, a portata di bocca di Ezzelino ne fu infatti subito vittima. Nel 1259 fu dei Carraresi per una cinquantina d'anni, finché gli Scaligeri della non lontana Verona la presero facendone una delle tante teste di ponte contro Venezia, e vi iniziarono la costruzione del castello. L'imperatore Massimiliano la conquistò nel 1509. La partita a scacchi, di grande effetto scenografico, racconta tra il reale e il leggendario la storia di due nobili che, innamoratisi allo stesso tempo della figlia del castellano, furono persuasi a giocarsela a scacchi, ma vinsero ambedue perchè il perdente sposò la sorella minore. Il Castello Inferiore (ora sede dei Municipio) e quello Superiore, legati fra loro, da mura, sono in buono stato e, analogamente a quello di Soave, danno un'idea di vigilanza strategica completa; in quello Superiore vi è pure un convento del 1557. |