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Vicenza, 10 Giugno 1998

Il 10 Giugno di 150 anni fa, alle ore 18.00, dopo duri e sanguinosi combattimenti contro le truppe austriache del gen. Radetzky che avevano circondato la città per espugnala, il gen. Durando, Comandante militare della difesa di Vicenza, faceva di issare sulla torre della pizza la bandiera bianca di resa.
Resa non accettata dai vicentini che presero a fucilate tale segnale e che per un certo tempo riuscirono nuovamente ad issare la bandiera rossa di combattimento.
Poiché la capitolazione, però, a quel punto, appariva inevitabile non potevasi che cercare una resa onorevole e prevalse la decisione del gen. Durando.
Per questa difesa eroica, il 18 Novembre 1866, la bandiera del Comune di Vicenza a liberazione avvenuta, veniva decorata dal re Vittorio Emanuele II della prima massima onorificenza al Valore Militare

In questa circostanza si pongono in evidenza due considerazioni:
  • 1. I vicentini, dopo essersi rivolti ai patrioti di Venezia, già insorta contro il dominatore austriaco ed erede dell'antica gloriosa Repubblica, di fronte alla crescente minaccia si rivolsero direttamente a Carlo Alberto, Re di Sardegna, il quale aveva intrapreso la guerra contro l'Austria per costruire un'Italia libera e unita.
  • 2. Non furono solo i vicentini a difendere la loro libertà contro le truppe austriache, ma pure molti italiani arrivati da varie regioni della Penisola che, attratti da i stessi ideali di unità nazionale, offrirono il proprio sacrificio e la propria vita.
In queste pagine, il Prof. Mario Michelon, già Presidente del Museo Storico di Vicenza, con profonda competenza ci fa rivivere quegli eroici avvenimenti, da portare ad esempio alle nostre giovani generazioni.
Il Presidente
G. Crosara


INDICE:
Cronache
Federazione di Vicenza
Un po' di storia - Lo scontro di Sorio
20-21 Maggio - Primo assalto
23-24 Maggio - Battaglia notturna
L'assalto definitivo alla città: il 10 Giugno
Difficili trattative
Considerazioni conclusive
Storie e memorie di una città