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Marostica e Nove



CILIEGIE, SCACCHI E CERAMICHE

MAROSTICA



Nel 1454 Marostica faceva parte del territorio della Repubblica Marciana da ormai mezzo secolo. A guidare la cittadina vi era il capitano Taddeo Parisio, un uomo colto ed umanista, padre di una bellissima fanciulla. Durante il suo governo aveva garantito ai cittadini un periodo di tranquillità e di pace. Due cavalieri, Rinaldo di Angarano e Vieri di Villanova, speravano di ottenere la mano di Lionora. Questi due nobili, desiderosi di risolvere la questione, decisero di sfidarsi a duello ed il vincitore avrebbe così sposato la giovane dama. Taddeo Parisio preferì sostituire il torneo con una partita a scacchi ed offrire al perdente la mano della sorella Oldrada.
Il 12 settembre ebbe luogo la competizione, si tenne in piazza e con personaggi viventi. vinse l'incontro Vieri di Villanova che, secondo la tradizione, era il preferito di Lionora. A distanza di tanti secoli, nel mese di settembre degli anni pari, si rivive quella fatidica tenzone. Tutta la città scende in piazza dando vita ad un ludo generale che attrae e seduce turisti da ogni parte del mondo. I "pezzi" ancora oggi sono uomini in costume e cavalli che sembrano annullare il lento ma inesorabile trascorrere del tempo.



L'ARTE DELLA CERAMICA

La lavorazione della ceramica è un'arte presente da secoli a Bassano ed a Nove. Una delle maggiori e rinomate botteghe produttrici del Settecento fu quella degli Antonibon.

Giovanni Battista Antonibon, nel 1712, si mise in società con Giovanni Maria Moretto per produrre piatti e vasellame, un'attività iniziata dai Moretto ad Angarano già nel 1683. Antonibon ebbe la possibilità di accrescere l'attività acquisendo anche un mulino necessario per "pestar i sassi".

La produzione di questo geniale imprenditore riscosse grandi consensi. Ben presto apri negozi in svariate città.
Oggi molte ceramiche di questa bottega sono visibili nel Museo di Nove ed in quello di Bassano del Grappa e la tradizione artistica si rinnova ancora oggi grazie ai molti laboratori artigianali.
A poca distanza da Bassano troviamo le grotte di Oliero, un misterioso mondo sotterraneo conosciuto da oltre un secolo.










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